Pensierino di Natale

Nel mentre che Monti si starà facendo due palle grosse come campane per contentare tutti i partiti col totoministri (sempre un passo avanti il giornalismo italiano, eh! l’Italia va a rotoli, e la cosa migliore che riescono a cacare è tutta una serie di servizi sul totoministri), io ho deciso di concedermi un sogno d’inizio inverno. Lo so, sarebbe ancora autunno. Lo so, parliamo di Monti. Però mi andava lo stesso.

Dal momento che sarà un governo tecnico, o, come si dice a Firenze, tennico, non mi aspetto – né addirittura sogno – alcunché di fondamentale. Tipo lotta alla Mafia (e poi sarebbe anche di cattivo gusto: alla fine non siamo falliti grazie a quel quarto di PIL che non compare nei registri contabili dello stato, ma solo su quelli di Cosa Nostra, sarebbe ingrato far loro questo), riforma del sistema scolastico o comunque misure di tipo “culturale”, o altro. Però magari qualche cosa divertente sì, no?

Ecco dunque i miei desiderata: sono semplici, terra-terra, venali se volete, lo so. Ma d’altra parte è di Monti che parliamo, no?

1)  Invasione del Vaticano. Tutti i beni della Chiesa espropriati ed affidati ad un bel commissariamento di presidenza Finlandese (non vorrete mica darlo ad un italiano, vero!?). L’ICI sui beni della Chiesa, su tutti i beni della Chiesa, sia ripristinato come fossero immobili ad alto rendimento commerciale. Non mi vengano a rompere i coglioni che sono tutte la prima casa del Signore: è nato in una stalla, cosa volete che gliene freghi di avere un salotto grosso come San Pietro.

2) Parlamento ridotto della metà. Lo stipendio dei parlamentari deve essere uguale a quello di un professore di scuola media, e rispetto al lavoro che fanno, ci guadagnano i parlamentari, non v’è dubbio. Vedano poi loro se aumentare quello dei professori.

3) Ogni volta che i parlamentari diminuiranno le pensioni d’invalidità per gli handicappati, verrà loro espropriata una casa, anche se comprata a loro insaputa. Vediamo se ci pensano un po’. Se non hanno case, vengano coattamente trasferiti in un bell’appartamento popolare: sono certo che saranno numerose le famiglie  che vorranno scambiare il proprio alloggio popolare con la casa che i parlamentari non hanno.

4) I parlamentari devono dare il buon esempio: prendere gli autobus, le metropolitane, i treni. Come tutti gli altri. Le auto blu vengano destinate al trasporto organi, trasporto vecchi e handicappati. Sarà fatto obbligo – per i parlamentari – di fare la spesa personalmente una volta alla settimana.

5) Introduzione del concetto di tasse proporzionali. Ah, è già nella costituzione? Partirei dunque con un 2% di tasse da parte dei dipendenti, pubblici o privati che siano, e via a salire. Però vorrei una bella curva esponenziale: d’altra parte, che cazzo te ne fai di un milione di euro all’anno?

6) Evasione: agli evasori venga fatto un culo così.

7) Evasione: la pena sia commisurata al livello di indecenza. Se dichiari 15.000 euri l’anno, e hai un Porche Cayenne (meglio conosciuto a Prato come “codesto troiaio”) e un loft di oltre cento metri quadrati, devi obbligatoriamente fare a cambio con un fortunato, estratto a sorte, che vive in un monolocale con tutta la famiglia, possiede una Simca mille e guadagna davvero 15.000 euri l’anno. Lo scambio deve durare mesi 12. Poi vediamo se evadi ancora, pezzo di merda.

8) Grandi opere: le penali per ritardi, lavori fatti a cazzo di cane, errori o roba del genere, o le paga la ditta appaltatrice, oppure chi ha affidato il lavoro, si mettano pure d’accordo (non dovrebbe risultar difficile).

9) Nazionalizzare le banche. Troppo?

10) Mandare a cacare il fondo monetario internazionale

Per ora mi accontento di questo

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