25 anni fa un ricercatore sovietico dell’accademia delle Scienze moscovita inventa Тетрис, un videogame.
Ho passato grandi pomeriggi a disfare la tastiera per battere il record di mia cugina A. (14mila e rotti), che una volta riuscii a sforare.
Era come danzare, non guardavo quasi lo schermo -figuriamoci i tasti, il 7, l’8 e il 9- era solo muoversi a tempo. Feci oltre 20 mila. Mai più fatto niente del genere.
Ecco, a mio avviso Tetris é forse l’unico -e comunque il primo- vero videogame.
Nel senso: tutti i videogame, in pratica, riproducono la realtà nel mondo virtuale, e in esso ti fanno giocare.
Tetris no.
Non é un aspetto della realtà umana (guerra, spionaggio, strategia), non é un gioco da tavolo, non é un simulatore.
Non esiste una realtà in cui cadono pezzi di roba dal cielo, e una volta che formano una linea, scompaiono nel nulla.
Chissà dove ci avrebbe potuto portare una scienza informatica così.
Purtroppo, come é stato per la matematica sovietica, é andato praticamente tutto perso.
E vabbé.