un incrocio fra sbirulino e bogart

Agim nelle paludi

Agim nelle paludi

Questo tizio é Agim, uno degli albanesi più simpatici che abbia mai conosciuto.

Lavorava alla stazione sperimentale (agricola) di una cittadina del centro dell’Albania, un luogo in cui, giorno dopo giorno, mi invitavano a tornare l’indomani, ché non si poteva fare, che non c’era tempo, non c’erano persone….
Adesso credo si sia trasferito a Tirana.

Cominciava al mattino, con un generoso raki, poi credo proseguisse sullo stesso tenore.

Faceva battute molto spesso, oltre a far ridere così, semplicemente per com’é fatto.

Fumava sigarette fini, le greche Karella, che offriva ogniqualvolta se ne accendeva una.

Lo passai a trovare, di corsa, prima di andar via dall’Albania, e mi offrì subito una bella grappa e un cicchino.

L’ho risentito nel Settembre 2003 per telefono, sul marciapiede davanti casa del mio amico G. Mi disse che mi aveva visto in televisione, poi uno strano discorso sulla luce che non capii.

Pensai, come al solito, ad una delle minchiate di Agim, tanto per dire qualcosa.
E invece mi aveva visto davvero, la Reuter -mi ero dimenticato- mi aveva intervistato fuori della stazione Termini, il mattino dopo il black out della prima Notte Bianca di Roma, ed evidentemente mi avevano spedito su chissà  quale satellite….e cose incredibile, mi aveva visto Agim.

L’ultima volta che sono tornato, non l’ho cercato, ho preferito ricordarmelo così!

Rapinatori con un macabro senso dello humor?

i due rapinatori (in alto)

i due rapinatori (in alto)

Hanno beccato un paio di tizi, dalle facce da babysitter affidabile, che facevano rapine con maschere di Berlusconi e Dell’Utri.

Una sorta di “UNO DI NOI!” allegorico?

Una forma poetica di protesta civile, un po’ come dire “sono loro i veri rapinatori”, una citazione figurale di Brecht “Il vero ladro non é chi deruba la banca, ma chi la fonda”?

Un macabro scherzo?

L’ennesima prova di un complotto comunista ai danni del primo ministro?

Una prova generale dei carabinieri prima di arrestare quelli veri?

Perché credo che Matteo Renzi non vada votato alle primarie

renzi, rutelli e domenici, ovvero i tre dell ave maria: dio ci aiuti

renzi, rutelli e domenici, ovvero i tre dell ave maria: dio ci aiuti

Mi risulta triste e penoso dar contro ad un giovane, un cosiddetto “volto nuovo” della politica, ma mi sembra in coscienza di far bene.

Alle primarie che il PD ha organizzato per il comune di Firenze si candiderà  l’attuale presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi.
E io penso che non vada votato.

Credo di giovane abbia solamente l’età  anagrafica e l’energia. Per il resto, é un politico come e forse peggio degli altri.

Accentratore, iper-egocentrico, si dimentica volentieri delle norme più elementari della democrazia, scavalcando il consiglio provinciale -ad esempio.

Ha gestito la Provincia, notoriamente inutile, al meglio, utilizzandola come volano per fare campagna di sé stesso -in questo é decisamente berlusconiano.

Ha cominciato affidando ad una società  -creata ad hoc da un gruppo di amichetti- l’immagine intiera della Provincia, peraltro per un bel mucchio di soldi. Dopodiché, qualsiasi iniziativa la provincia abbia fatto, é dovuta passare per il suo ufficio e, soprattutto, nel caso fosse d’impatto, lui e solo lui doveva comparire associato all’evento: foto, interviste, video, gadget, pupazzi, giochi da tavolo. No, forse i giochi da tavolo no.
Ha fatto anche cose interessanti, per carità , é il metodo, che spaventa, la spregiudicatezza con cui gestisce la cosa pubblica -non sua-, l’ambizione con cui sta scalando, facendosi spazio a gomitate.

Ha alle spalle una bella congrega di poteri, da quelli cattolici, a numerosi circoletti di destra -piace moltissimo a destra, molto miei amici di destra ne sono affascinati-, agli imprenditori, ai boy scouts -di cui purtroppo si fa paladino.

Strizza l’occhio ai tifosi viola -come vincere a Firenze senza il CAV?- promette di introdurre un progetto pilota sulla pulizia delle strade sul modello di Milano, ovvero senza levare le macchine -mossa geniale, anche se appena-appena demagogica e piuttosto impraticabile-

In definitiva, sta applicando con successo e senza scrupoli il berlusconismo su scala locale.

E per questo, invito chiunque a non votarlo.

Riformiamo i politici – teniamoci la Costituzione

claustrofobia

claustrofobia

Credo -dal basso della mia profonda ignoranza- che la nostra Carta Costituzionale sia ben fatta.
Credo sia un bell’esempio di compromesso, inteso come unione armonica del meglio di tre cose diverse, fortemente diverse fra loro, che si sono sforzate di trovare le cose importanti in comune.

Credo sia stata scritta per politici seri, in grado di confrontarsi, di sostenere un dibattito o un dialogo politico, di parlare di idee e di valori, di costruire alleanze in base alle idee ed ai programmi, di anteporre il bene del paese non solo al proprio, ma anche a quello dei gruppi di potere che li hanno sostenuti e mandati in Parlamento, di rappresentare il paese tutto, e non solo una parte, di leggere la realtà , con i suoi problemi e le sue bellezze, di rapportarsi con poteri che si equilibrano fra di loro, e che richiedono grande bravura e spessore, per poter andare avanti.

E chissà , forse é proprio per questo che i nostri politici la vogliono cambiare, sia quelli del PD che quelli di destra: perché non é fatta per loro, ci stanno stretti. Non sono in grado di giocare, a quelle regole.
Forse, sarebbe meglio cambiare i politici, tutti, e tenersi la Costituzione.

strepitoso

la sfilata delle ultrasettantenni a firenze

la sfilata delle ultrasettantenni a firenze

Una sfilata di ultrasettantenni, una serie di vecchie, agghindate come modelle, che si succedono sul palco una dietro l’altra.

Chi zoppicando, chi mezza zoppa, chi sulla sedia a rotelle, chi malferma sui tacchi.

Alcune con larghi saluti papali, altre altere e seriose, alcune sorridenti, altre ammiccanti, ironiche, sornione.

Tutte con una bella luce negli occhi, felici di essere guardate, ammirate, al centro della scena, belle. Fottendosene dei canoni estetici, dei tabù, della pelle che casca dalle braccia, delle poppone che tendono verso terra, delle gambe gonfie.

Felici e incredule, incitate da applausi, fischi e grida esultanti.

E, a modo loro, effettivamente erano delle tope strepitose.

(Unico neo, il Renzi che si precipita, a fine sfilata, sull’handicappata per farci la foto insieme, da mettere in campagna elettorale.

Mi é sembrato il più vecchio di tutte.)

io ho visto la luce!

io ho visto la luce!

io ho visto la luce!

Intorno al 25 di Maggio dell’A.D. 2009 dovrei diventare papà .

Appena dopo quanto mi ero -mi dicono- prefissato, ovvero avere un figlio a 30 anni.

Il mondo non va proprio benissimo, però mi sembra bello lo stesso mettere al mondo un figlio, vedere il mondo é bello comunque.

Come eliminare il popup “inoltro chiamata attivo” dall’iPhone

Inoltro chiamata attivo

Inoltro chiamata attivo

Forse vi é capitato -presi da un raptus incontenibile di cupidigia- di pigliarvi un iPhone.

E magari, tutte le volte che effettuate una chiamata, vi parte il tedioso popup che recita “inoltro chiamata attivo”. E lo dovete pure chiudere.

Per levarlo, non ci vuole molto.

Attivate l’ssh server sul vostro iPhone (per farlo dovete installare “OpenSSH” e poi farlo partire -tipo con “BossPrefs” (da installare anche quello), connettetevi al vostro Wi-Fi ed eventualmente levate il blocco automatico del vostro iPhone per tutta la durata dell’operazione.

Connettetevi dal vostro computer tramite SSH:
aprite il terminale e digitate
$ ssh root@192.168.1.9
Al posto di “192.168.1.9” inserite l’ip del vostro iPhone (lo vedete visualizzato in BossPrefs). Se non vi siete mai connessi, ssh vi chiederà  se volete aggiungere la chiave fornita dall’iPhone: dite di sì.

Sempre nel terminale, digitate:
$ cd /private/var/mobile/Library/Carrier Bundle.bundle/
$ cp carrier.plist carrier.plist.old
$ exit

Una volta chiusa la connessione ssh (durante la quale avete effettuato una copia di backup del file) copiate il file sul vostro computer, digitando sempre da terminale:
$ scp root@192.168.1.9:/private/var/mobile/Library/Carrier Bundle.bundle/carrier.plist ./
In questo modo avrete sulla vostra Home il file, che potete editare con PlistEdit (che trovate qui.

In particolare, dovete cambiare i valori delle seguenti due chiavi su “No”:

ShowCallForwarded
ShowCallForwarding

Una volta finito, salvate, chiudete e copiate sull’iPhone usando il securecopy al contrario: da terminale
$ scp ./carrier.plist root@192.168.1.9:/private/var/mobile/Library/Carrier Bundle.bundle/carrier.plist
Ebbene, fate ripartire il vostro iPhone e godetevi la vita.

Come spostare la libreria (ovvero la musica) di iTunes

spostate la vostra roba in sicurezza

spostate la vostra roba in sicurezza

Vi sarà  magari capitato di riempire il vostro disco rigido oltremisura, impallando il computer malamente.

Vi sarà  pure capitato di pensare, con una certa arguzia, che spostare la vagonata di gigabytes legalmente procurati di musica poteva essere cosa intelligente.
Tipo su un altro disco rigido.

Ebbene, se avete una versione di iTunes >= 7, lo potete fare senza grossi problemi.

Create una cartella, nel disco rigido in cui volete fare transumare la vostra musica.
Aprite iTunes -> preferenze -> avanzate -> generale e da lì controllate che siano selezionate le due caselle – una relativa alla copia dei file ed una all’organizzazione della musica.

Dopodiché cliccate su “cambia” lì vicino e selezionate come nuovo nido per la vostra musica la cartella che avete testè creato.

Infine, cliccate sul menu avanzate -> consolida: iTunes copierà  tutta la roba nella nuova cartella.

Bene, avete finito, potete scancellare la roba vecchia e sguazzare felici nello spazio disco liberato.

le piste ciclabili

bicicletta incidentata

bicicletta incidentata

A Firenze, che é città  innovativa e progredita, il centro espositivo é veramente in centro.
Nelle città  normali, in quelle dotate di polo espositivo, generalmente si é provveduto a far sì che tale area fosse facilmente raggiungibile e che non intralciasse troppo nel traffico della città  ospite. Per intendersi, i poli espositivi stanno fuori, vicino aeroporto ed autostrada: é più facile per le merci, é più facile per gli uomini.

A Firenze, invece, le fiere si fanno alla Fortezza da Basso, pregevole rimasuglio mediceo che sta per l’appunto nel bel mezzo dei viali, l’unica vera tangenziale della città , che però tange il centro, più che l’esterno, ma vabbé.
Come é facilmente intuibile, il già  oneroso carico di macchine giornaliero – che supera ampiamente i numero dei residenti, inclusi vecchi e bambini – semplicemente collassa, all’arrivo di tir, macchine, tassì e, inoltre, restringimenti di carreggiata: infatti é necessario, per favorire le opere di carico e scarico merce, come pure di posteggio, togliere una carreggiata al viale.
Aggiungo, giusto una nota di colore per far capire quanto siano importanti i viali, ed in particolare quello, che la volta che esplose un tubo inondando il sottopassaggio adiacente la Fortezza (nel lontano aa 1998-99), le code raggiunsero diversi chilometri di lunghezza in tutte le direzioni verso l’esterno della città .
Una cosa fra il mostruoso e lo splendido.
Torniamo a noi.
Come quasi sempre accade, quando ci sono dei lavori o – come in questo caso – dei semplici restringimenti di carreggiata, c’é una precisa gerarchia per quanto riguarda i castigati (dai meno colpiti ai più offesi):

1) motorini & simili
2) auto & camions
3) autobus
4) biciclette

I pedoni non li considero. Esattamente come fa l’amministrazione comunale.
In base a questa regola non scritta, avviene che chi va in bicicletta, venendo orientativamente da sud e andando verso nord, costeggiando la Fortezza sulla pista ciclabile orientale, si trovi talvolta, senza essere avvertito preventivamente, contromano nel viale più trafficato della città , senza protezioni né separazioni.

Ebbene, io mi chiedo: com’é che la tutela e la considerazione di cui un mezzo gode presso l’amministrazione comunale decresce con il decrescere della cancerosità  e dell’inquinamento del mezzo stesso?

Ma che vadano affanculo.

Come creare uno zip protetto da password su Mac

comprimere

comprimere

Se avete bisogno di creare un archivio compresso protetto da password, lo potete fare impiegando il comando “zip” previsto da Mac, lanciandolo da riga di comando.

Per farlo aprite il terminale

Finder –> Applicazioni –> Utilità  –> Terminale

Quindi
$ zip -9 -e nome_archivio.zip /percorso/files/*

con “-9” specificate il grado di compressione (massimo) e con “-e” che volete proteggere con una password. Vi verrà  richiesto infatti di immetterla:
Enter password:
Verify password:

Et voilà !

Se volete più informazioni sul comando:
$ man zip

Divertitevi e figliate