A Firenze, che é città innovativa e progredita, il centro espositivo é veramente in centro.
Nelle città normali, in quelle dotate di polo espositivo, generalmente si é provveduto a far sì che tale area fosse facilmente raggiungibile e che non intralciasse troppo nel traffico della città ospite. Per intendersi, i poli espositivi stanno fuori, vicino aeroporto ed autostrada: é più facile per le merci, é più facile per gli uomini.
A Firenze, invece, le fiere si fanno alla Fortezza da Basso, pregevole rimasuglio mediceo che sta per l’appunto nel bel mezzo dei viali, l’unica vera tangenziale della città , che però tange il centro, più che l’esterno, ma vabbé.
Come é facilmente intuibile, il già oneroso carico di macchine giornaliero – che supera ampiamente i numero dei residenti, inclusi vecchi e bambini – semplicemente collassa, all’arrivo di tir, macchine, tassì e, inoltre, restringimenti di carreggiata: infatti é necessario, per favorire le opere di carico e scarico merce, come pure di posteggio, togliere una carreggiata al viale.
Aggiungo, giusto una nota di colore per far capire quanto siano importanti i viali, ed in particolare quello, che la volta che esplose un tubo inondando il sottopassaggio adiacente la Fortezza (nel lontano aa 1998-99), le code raggiunsero diversi chilometri di lunghezza in tutte le direzioni verso l’esterno della città .
Una cosa fra il mostruoso e lo splendido.
Torniamo a noi.
Come quasi sempre accade, quando ci sono dei lavori o – come in questo caso – dei semplici restringimenti di carreggiata, c’é una precisa gerarchia per quanto riguarda i castigati (dai meno colpiti ai più offesi):
1) motorini & simili
2) auto & camions
3) autobus
4) biciclette
I pedoni non li considero. Esattamente come fa l’amministrazione comunale.
In base a questa regola non scritta, avviene che chi va in bicicletta, venendo orientativamente da sud e andando verso nord, costeggiando la Fortezza sulla pista ciclabile orientale, si trovi talvolta, senza essere avvertito preventivamente, contromano nel viale più trafficato della città , senza protezioni né separazioni.
Ebbene, io mi chiedo: com’é che la tutela e la considerazione di cui un mezzo gode presso l’amministrazione comunale decresce con il decrescere della cancerosità e dell’inquinamento del mezzo stesso?
Ma che vadano affanculo.