Il nostro buon faccetta buffa Brunetta ha avuto, o meglio, lo staff che circonda l’unico ministro degno della statura di Berlusconi ha avuto, una bella pensata.
La faccenda dei cosiddetti “fannulloni” (già che c’erano potevano usare un termine un filino più desueto, che ne so, tipo “perdigiorno”) é stata una bella mossa d’immagine.
Che nel cosiddetto pubblico ci sia molta gente che lavora poco o svogliatamente é cosa vera, tralasciando dettagli non da poco come le cifre, certo.
E’ poi categoria poco amata.
Con questa bella trovata hanno battuto cassa con l’opinione pubica, trasversalmente purtroppo: le cifre parlano chiaro, anche se c’é da vedere come le hanno raccolte…
Il problema, però, si potrebbe affrontare in un altro e miglior modo, a mio avviso. Anzitutto: com’é che c’é gente nel pubblico che é disamorata al proprio lavoro?
Poi, é meglio colpire indiscriminatamente tutti, o bisogna a tutti i costi cercare di salvaguardare chi ha bisogno? Mi spiego meglio: andavano colpiti anche coloro che hanno malati in casa, o vecchi da assistere, o handicappati, o problemi logistici in generale? A loro non si é pensato, e per loro il disagio é stato enorme. Incommensurabilmente più vasto del vero obiettivo della misura, che alla fine é solamente dovuto andare a lavorare invece di stare beatamente a non fare un cazzo.
Per quanto mi riguarda, mi viene in mente quell’arguto di Abramo che, con un misto di umiltà e di ironia tira al ribasso con nientepopodimeno che Dio in persona per evitare la distruzione di Sodoma per amore anche di un solo giusto che la abiti. E Dio, il cui imperscrutabile senso dell’ironia mi ha sempre affascinato, credo sorridendo, alla fine se la fa fare. Beh, allo stesso modo preferirei tutelare chi ha davvero bisogno -se ne fossi costretto- piuttosto che colpire il “giusto”.
In ogni caso, c’erano e ci sono mille modi per controllare senza penalizzare chi invece va aiutato.
E ovviamente non é stato fatto.
Speriamo ci pensino la prossima volta, magari anche i “nostri” di sinistra, anche loro pronti a giustificare tale misura.