Ho sempre pensato,credo a ragione, che una persona di sinistra dovesse mirare ad ideali globali di giustizia, eguaglianza e solidarietà .
Poi rifletto sul fatto che il 20% della popolazione della Terra beneficia dell’80% delle risorse della stessa, ad ovvio discapito della restante parte, cui spettano gli avanzi.
Poi penso al fenomeno del riscaldamento globale: che sia vero o meno, ha avuto il buon risultato di porre forzosamente sotto gli occhi di quei 20 su 100 che é il caso che riducano drasticamente le loro emissioni di gas serra (leggi: consumi in generale) se vogliono che i loro figli abbiano uno straccio di futuro. La naturale conseguenza, per i 20 su 100 (che socializzano le rotture di coglioni e individualizzano i piaceri), é di coinvolgere gli 80 normalmente lasciati alla porta, al grido di “noi stiamo valutando l’idea di ridurre i nostri consumi, voi vi dovete sognare lo stile di vita che noi ci siamo goduti per un centinaio d’anni, perché é insostenibile. Peccato”.
Poi penso alla crisi nera della sinistra, all’imbarazzo del PD che non ha uno straccio di idea che sia una. E mi dico: ma le donne e gli uomini di sinistra, che aspirano ad un mondo migliore, non solo ad un’Italietta migliore, dove i popoli possono vivere senza guerre, la gente condurre una vita dignitosa e felice, lo sanno che fisicamente la terra non può garantire il nostro stile di vita a tutti? E sono disposti allora a dare agli altri metà del loro mantello, come il Santo?
Credo che sappiano la prima, e abbiano il terrore della seconda (d’altra parte chi non ha mai fatto il finocchio col culo degli altri?), e chissà , forse é per questo che la sinistra é messa così male: é semplicemente perché gli oppressori siamo noi, noi il nostro nemico ideale di sempre; siamo noi ad essere dal lato sbagliato della barricata.