Finalmente sono di nuovo in Albania.
Il paese cresce a vista d’occhio: dopo 5 anni stento a riconoscerne molte cose. Dove c’erano cantieri ci sono case, dove c’erano buche, ora c’e’ asfalto, al posto dei vecchi palazzoni, colori sgargianti.
Sembra sempre di piu’ un cantiere, un formicaio in cui la gente lavora, costruisce, inventa, copia, ammassa, brulica.
E gli albanesi sono sempre gli stessi, con queste facce che sembrano incinse nel legno, dure come la pietra, che si aprono in un sorriso appena chiedi loro qualcosa.
Molte cose non ci sono piu’, di quelle che ho visto, come pure mi accorgo con rammarico di non aver nessuno qua, dei tre mesi e mezzo che ho passato, da ritrovare.
Resta un popolo intero, ed una intera nazione, da ritrovare.