Archivio della categoria: Pensieri

Il papa e i gay

ratzinger nudo

ratzinger nudo

Il Papa ha chiesto fragorosamente all’Europa intiera di non depenalizzare i reati legati all’omosessualità .

Gli é sempre piaciuto vivere nella trasgressione.

i fannulloni di brunetta

Il buon Brunetta

Il buon Brunetta

Il nostro buon faccetta buffa Brunetta ha avuto, o meglio, lo staff che circonda l’unico ministro degno della statura di Berlusconi ha avuto, una bella pensata.

La faccenda dei cosiddetti “fannulloni” (già  che c’erano potevano usare un termine un filino più desueto, che ne so, tipo “perdigiorno”) é stata una bella mossa d’immagine.

Che nel cosiddetto pubblico ci sia molta gente che lavora poco o svogliatamente é cosa vera, tralasciando dettagli non da poco come le cifre, certo.
E’ poi categoria poco amata.
Con questa bella trovata hanno battuto cassa con l’opinione pubica, trasversalmente purtroppo: le cifre parlano chiaro, anche se c’é da vedere come le hanno raccolte…

Il problema, però, si potrebbe affrontare in un altro e miglior modo, a mio avviso. Anzitutto: com’é che c’é gente nel pubblico che é disamorata al proprio lavoro?
Poi, é meglio colpire indiscriminatamente tutti, o bisogna a tutti i costi cercare di salvaguardare chi ha bisogno? Mi spiego meglio: andavano colpiti anche coloro che hanno malati in casa, o vecchi da assistere, o handicappati, o problemi logistici in generale? A loro non si é pensato, e per loro il disagio é stato enorme. Incommensurabilmente più vasto del vero obiettivo della misura, che alla fine é solamente dovuto andare a lavorare invece di stare beatamente a non fare un cazzo.

Per quanto mi riguarda, mi viene in mente quell’arguto di Abramo che, con un misto di umiltà  e di ironia tira al ribasso con nientepopodimeno che Dio in persona per evitare la distruzione di Sodoma per amore anche di un solo giusto che la abiti. E Dio, il cui imperscrutabile senso dell’ironia mi ha sempre affascinato, credo sorridendo, alla fine se la fa fare. Beh, allo stesso modo preferirei tutelare chi ha davvero bisogno -se ne fossi costretto- piuttosto che colpire il “giusto”.
In ogni caso, c’erano e ci sono mille modi per controllare senza penalizzare chi invece va aiutato.

E ovviamente non é stato fatto.

Speriamo ci pensino la prossima volta, magari anche i “nostri” di sinistra, anche loro pronti a giustificare tale misura.

No…non lì…lì

gasparri

gasparri

“No…non lì…no, no, no! Non lì…lì…ecco, sì, lì…no.

Quella é la sua rubrica degli indirizzi…E quella é la schedina…Via, non faccia così…io non lo trovo divertente…via, riprovi…ecco….bravo…ecco….s….p….a….r…..r….no, via, perché ne ha messe tre?

Oggi proprio non ha voglia, eh ministro…”

Non so, Gasparri che firma, o meglio, tenta di firmare la legge sull’informazione televisiva, scritta da chissà  chi, me lo immagino così.

E un altro se ne va…

leopoldo elia

leopoldo elia

..e la Costituzione é sempre più sola.

E’ morto Leopoldo Elia, vecchio e grande costituzionalista.

L’ho incontrato, una volta, a Roma, durante la campagna referendaria, quando ancora i partiti non si vedevano e c’eravamo noi dei comitati, e i grandi Vecchi, come Scalfaro ed Elia.

Noi andammo in quattro, e fu un pomeriggio pieno di sole, in una Roma calda ed accogliente.

La riunione si tenne in una stanzetta, piuttosto stipati. Scalfaro era di ottimo umore e tenne banco per un bel po’, scherzando, arringando, raccontando aneddotti.
Elia intervenne solo una volta, forse perché teneva il verbale -lui!-, forse perché era il suo carattere, e disse cose semplici, con toni pacati, a bassa voce. Tutti lo ascoltarono con attenzione e rispetto, e ben se lo meritò, per quel poco che posso aver capito io.

Ad un certo punto, preso dalla smania e inebriato da quell’ambiente, decisi di intervenire. Ancora ben non mi capacito come mi venne, con Scalfaro davanti che mi dava le spalle ed Elia dall’altro lato del tavolo. Senza contare i vari Bassanini, che per altro uno dei miei compari aveva provveduto a fare incazzare ben bene (dicendo che al governo forte che comunque Bassanini proponeva, lui preferiva un governo capace).

Insomma feci il mio intervento, vibrante di passione, e dissi cose piuttosto sensate.

Tant’é che Scalfaro si girò e mi fece i complimenti per l’intervento.
Ed Elia, che fino ad allora aveva scritto, posò un attimo la penna, levò quei suoi occhi storti e profondissimi, mi guardò e mi scoccò due brevissimi applausi, guardandomi con uno splendido sguardo divertito.

Senza voler nascondere la botta di autostima e il piacere totalizzante dell’attimo, mi colpì e mi colpisce come questi vecchi siano diversi dai nostri politici attuali.

I primi sono tranquilli, non hanno niente da dimostrare, al punto di potersi abbassare a fare i complimenti al primo stronzetto che si fa avanti, anche solo per caricarlo un po’.
E magari anche a fare qualche telefonata…

Ciao Elia, continuiamo ad aver bisogno di te.

Vacanze “La Farnesina”

vacanze La Farnesina - vivi il deserto!

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Mete ambite ed esotiche: Egitto, Siria, Yemen e tante altre soluzioni su misura.
Il pacchetto comprende:
– viaggio di andata su charter
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Le spese anticipate saranno coperte dal riscatto pagato dal Nostro Ministero degli Esteri.
E infine una gradita sorpresa: il sorteggio finale permetterà  al primo estratto di partecipare ad uno dei tanti reality adesso sui principali circuiti televisivi, mentre il secondo andrà  sicuramente un paio di volte a “Porta a Porta”.

Iscrivetevi numerosi!!!!

i sottili piaceri del precario all’università 

retro

retro

Parafrasando una ormai famosa pubblicità  di una carta di credito, un volo ryanair da pisa e poznan, con cambio a Londra costa sui 120 euri.
Un appartamento parecchio bello, con tre stanze, vista fiume e ciminiera, altri 120 euri, per tre notti però.
Un biglietto dell’autobus dall’appartamento al luogo in cui si fa la riunione, viene circa 60 centesimini.
Vedere un premio nobel, briaco fradicio, che salta come un pazzo in pista al ritmo di una canzone dei Blink82 (o come diavolo si chiamano), beh, questo é decisamente uno di quei rari e sottili piaceri che questo lavoro riserva.

Last nigh on earth

sera in finlandia

sera in finlandia

Domani prendo moglie.
Dopo dieci anni di onorato fidanzamento, io e Paola abbiamo deciso di sposarci.
Verranno a festeggiare con noi molte persone. Alcune non si vedevano fra loro da anni, alcune da moltissimi anni (ed é stato bello vederle ritrovarsi anche grazie a noi), altre vorrebbero e non vorrebbero vedersi, ma si vedranno, altre non le vedevamo da poco, altre da tempo, alcune mai avremmo pensato sarebbero venute, altre lo davamo per scontato, anzi quasi lo avremmo preteso.
E tutto questo immane fiume di affetto, di amicizia, di amore, mi fa emozionare, mi fa pensare che la vita é bella e che é ancora più bella se si esce di casa e la si vive con accanto le persone a cui vogliamo bene.
Sono stanco e felice, soprattutto di avere accanto quella disgraziata che -chissà  perché- ha deciso di pigliarmi, proprio a me.

La festa, per altro, é aperta: se volete venire, dalle 13 in poi domani, sabato 13 settembre nei pressi dell’Olmo, vicino Fiesole. Se non piove.
Buona notte, da scapolo.

G

acqua…

il fiume azzurro alle tre gole

il fiume azzurro alle tre gole

Ultimamente, anche se non recentemente, a me e Paola ci si é scassato lo sciacquone del bagno.
Certo, un avvenimento che affascina.
Eppure, mi ha dato da pensare. Nel frattempo, infatti, ci siamo attrezzati co n una bacinella che usiamo come surrogato.
In questo modo mi sono potuto rendere conto di quanto sia terribile l’uso dello sciacquone.
Ogni volta che tiriamo lo scarico, a cuor leggero, buttiamo via -non c’é altro termine- acqua buona, potabile, pulita.
La stessa acqua che, d’estate mentre camminavo assetato, oppure durante una partita, sognavo e sentivo come preziosissima.
In quantità  che nel sud del mondo basterebbero a più persone non solo per dissetarsi, ma probabilmente anche per tutta una serie di operazioni igieniche e domestiche.
A pensarci seriamente, é praticamente un crimine contro l’umanità .

Cosa succederebbe se un miliardo e mezzo di cinesi decidessero -cosa per adesso impossibile- di dotarsi di sciacquone e lo tirassero contemporaneamente? In un calcolo approssimativo verrebbero consumati istantaneamente un qualcosa come 15.000.000.000 di litri di acqua potabile.
Una bella cifra.
Basterebbe già  utilizzare l’acqua dei piatti, oppure quella che abbiamo usato per lavarci, o per pulire per terra (tutta acqua -per altro- che non importa sia potabile, volendo essere puntigliosi) per sentirsi, non dico a posto, ma per lo meno non così infinitamente colpevoli.

le frontiere

frontiera slovena

frontiera slovena

Nella foto é possibile notare la frontiera italo-slovena, per altro ormai desueta, visto il recente ingresso degli sloveni in UE. Tuttavia, per decenni e decenni, nel panorama che si può vedere da sopra Trieste era come se ci fosse un taglio, netto e profondo per alcuni, lacerante per altri, inquietante e carico di misteriose minacce per altri ancora, piccolo intoppo per pochi. Per quanto mi sia sforzato, confini non ne riesco a vedere. Eppure, sull’atlante, per me questo territorio é sempre apparso sul bordo, come un bicchiere che sta per cadere giù da un tavolo, come se gli abitanti fossero funamboli sospesi sul vuoto del mondo oltrecortina. E la stessa sensazione mi ha preso mentre Paola mi guidava da Muggia attraverso uno dei lembi più remoti del nostro stato. Ma la frontiera per me é solo un patimento. Immagino questi poveri popoli di confine, magari separati all’improvviso dai parenti o dagli amici (talvolta addirittura divenuti in un attimo i Nemici), che non parlerebbero probabilmente né italiano né sloveno, ma un loro dialetto meticcio; e invece, da una parte del filo rosso dovevano essere e parlare italiano, dall’altro lo sloveno. Certo, col passare del tempo gli stati nazionali hanno imparato a riconoscere l’importanza delle cosiddette minoranze linguistiche, ma non basta. è lo stato nazionale di per sé che, secondo me, é una cacata inutile.