landed!

la costa

la costa

Dopo circa 11 ore di volo, siamo arrivati in Giappone.
Siamo passati sopra posti che ho sempre sognato vedere, su alcuni nei quali spero di andare, su altri che so non vedro’ mai.
Siamo passati sopra l’Europa centro-orientale, poi le verdi e piatte repubbliche baltiche, coi loro fiumi placidi, sulla carelia, e poi, dopo il buio, sulla sconfinata Siberia. Ho visto un fiume come una lingua d’argento, pieno di isole e banchi di sabbia da sembrare una rete luminescente, circondato dal niente. Ho visto montagne semicoperte di neve, completamente brulle e deserte, solitarie in modo totale, a nord del lago Bajkal, che non sono riuscito a vedere per poche decine di chilometri. E poi ancora pianure e praterie sconfinate e deserte, citta’ isolate dal resto del mondo, nelle quali mi chiedo cosa la gente faccia, per non sentire quell’incredibile silenzio a perdita d’occhio che la circonda; e infine la costa, con alte scogliere, dove la Russia si affaccia sull’altro oceano, dall’altra parte del mondo. Mi ero sempre chiesto come fosse.

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